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Immagine del redattoreLuigi Ranieri

Lo sviluppo dell’Agilità Organizzativa per creare valore nei contesti VUCA

C’è un crescente clamore negli ultimi anni intorno al concetto di agilità, una sorta di climax mediatico, narrativo, tutti parlano di agilità, dal mondo del business con le grandi società di consulenza e di editoria che hanno reso questo concetto una sorta di king topic in articoli, riviste, approcci progettuali, fino anche ai guru dello sviluppo personale e della motivazione che hanno preso tale concetto e l’hanno reso competenza umana.


Nel video seguente descriviamo come essere agili, associandolo anche ad una dimensiona non solo meramente cognitiva, ma anche emotiva, (pensate ad esempio al best seller di Susan David, una psicologa di Harvard, Emotional Agility):





Alcuni contenuti che troverai:


Di cosa parliamo quando parliamo di agilità?

Parliamo di tante cose, volendo iniziare a fare a fette l’elefante possiamo guardare tale concetto dalle seguenti prospettive, andando dal macro al micro:

- di approccio organizzativo, quindi cultura

- di sviluppo e gestione dei processi aziendali con ricadute dirette nella gestione delle dinamiche dei team in azienda

- di approccio personale, quindi competenze, atteggiamenti, approcci.


Badate bene che la suddivisione dell’agilità in queste 3 macro dimensioni è meramente per fini esplicativi, questo non significa poter trattare tali dimensioni in modo disgiunto l’una dall’altra nell’organizzazione, nel senso che in azienda non possiamo parlare di cultura agile se non ci concentriamo sull’approccio e le competenze delle persone, come non possiamo sviluppare progetti agili se non siamo pienamente consapevoli che tali progetti avranno a che fare in modo strutturale con elementi culturali aziendali, che spesso risultano uno dei maggiori antagonisti appunto, alla messa a terra di tali progetti.

[...]


SCOPRI I RESTO DEI CONTENUTI NEL VIDEO.

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